La Società italiana d’igiene afferma: “Avvalersi delle competenze di professionisti qualificati”
Gli esperti sono sempre più preoccupati per una ventina di agenti patogeni che si trovano principalmente in Africa e in Asia. Questi agenti patogeni hanno il potenziale per diffondersi e causare un’epidemia su larga scala in futuro. Per la SItI, Società Italiana d’Igiene, i cambiamenti climatici sono una delle cause dell’alto numero di infezioni.
I virus che spaventano in Africa
Dengue, Zika, Chikungunya e West Nile appartengono alla famiglia degli arbovirus, molto presente in Africa. Queste malattie sono trasmesse all’uomo attraverso le punture di zanzara. Recentemente, l’OMS ha espresso preoccupazione per la diffusione del virus Marburg tra la Tanzania e la Guinea Equatoriale.
In Nigeria sono frequenti la febbre di Lassa, la meningite e la difterite. Segnalazioni di epatite E acuta provengono dal Sudan meridionale, mentre l’Ebola è una delle principali preoccupazioni nello Stato dell’Uganda. Inoltre, febbre gialla, colera e morbillo sono in aumento nella maggior parte del continente.
La situazione in Asia e in Europa
In Indonesia è prevalente il Poliovirus 2, mentre in Bangladesh i patogeni più diffusi sono il Nipah Virus e il MERS-CoV (la sindrome respiratoria del Medio Oriente). La Cina ha segnalato la massiccia presenza dell’influenza aviaria, che è stata registrata anche in Paesi dell’America Latina come Brasile, Cile ed Ecuador.
La preoccupazione per nuovi patogeni cresce anche nel Vecchio Continente. Di recente, nel Regno Unito si è registrato un notevole aumento di casi di miocardite grave nei neonati, legati a infezioni da Enterovirus. Inoltre, si sono verificati focolai di botulismo iatrogeno in Turchia, Germania e Austria, il che è motivo di preoccupazione.
L’Italia si trova ad affrontare un grande aumento di casi di malattie infettive trasmesse da zanzare, parassiti e zecche. Tra questi, le zanzare rappresentano il rischio maggiore in quanto possono trasmettere malattie mortali come la Dengue, la febbre Chikungunya, la febbre West Nile e la malaria. L’estate del 2022 ha visto i primi focolai di arbovirus causati dall’aumento delle temperature.
L’appello della società italiana d’igiene
In occasione della Giornata mondiale dell’ambiente dello scorso 5 giugno, la SItI ha lanciato un appello ai governi affinché utilizzino le conoscenze e le competenze di professionisti qualificati per affrontare le prossime sfide ambientali.
Gli esperti suggeriscono di adottare un approccio multidisciplinare che riconosca l’interdipendenza tra salute umana, salute animale e ambiente. Fabrizio Pregliasco, direttore dell’Ospedale Galeazzi di Milano, ha raccomandato “una sorveglianza più sistematica anche a livello veterinario“.